Le videointerviste di ASCARÉ: una anteprima dell'incontro con FiRA SpA

È un pomeriggio di pioggia quando arrivo alla Stazione di Pescara Centrale, dove ho appuntamento (insieme con Ubaldo e Francesco che si occupano della regia e delle riprese video) con Rocco Micucci, Presidente di . Quando ci siamo sentiti al telefono, qualche giorno prima dell'incontro per preparare i contenuti di questa testimonianza, ero davvero molto incuriosito dal "modello" che si stava sperimentando attraverso l'iniziativa della Regione Abruzzo di traghettare le risorse per lo sviluppo anche sulla dimensione finanziaria, coinvolgendo in un progetto ambizioso come "" le Istituzioni del credito alle imprese e altri soggetti privati. Avevo peraltro già appreso che il Dott. Micucci ha anche una esperienza di Amministratore locale, come Sindaco di un Comune abruzzese. Questo mix di contenuti e di esperienze mi sembrava particolarmente promettente per analizzare il "caso FiRA", proprio nel contesto delle"capacità istituzionali" che rappresenta il più ampio scenario di ASCARÉ. La pioggia che ha accompagnato il mio viaggio - penso, intanto - giustificherà il mio consueto minuto di ritardo
#039;ingresso dell&;incubatore e spazio di co-working Fira Station alla Stazione Centrale di Pescara" src="/sites/default/files/fira_panoramica1_0.jpg" width="399" /> Entro in Stazione. Il luogo dell'incontro è la sede dell'incubatore (lascerò a Micucci spiegare nel corso dell'intervista cosa sia un "incubatore di imprese"), uno spazio recuperato proprio all'interno della stazione ferroviaria di Pescara. Non un luogo di rappresentanza, ma un luogo rappresentativo perché è letteralmente uno dei "prodotti" di questa iniziativa. Iniziativa complessa, non c'è che dire.
Scrivendo la traccia dell'intervista sono tornato più volte sugli stessi passaggi nel tentativo di renderli più semplici e immediati possibile, nella consapevolezza che parlare di qualcosa di innovativo è, purtroppo, sempre molto difficile. Qui parleremo di una azione inserita nella Programmazione regionale (quella del periodo 2007-2013), parleremo di venture capital di capitali cioé di "rischio" che funzionano come leva dello sviluppo economico regionale, parleremo delle capacità di tenere insieme l'universo della finanza con gli indirizzi strategici delle politiche per lo sviluppo. Iniziamo.
Il Dott. Rocco Micucci, Presidente di Finanziaria Regionale Abruzzese - FiRA SpA "Intanto FiRA è già un punto di congiunzione tra il mondo economico-finanziario e quello delle Istituzioni", ci dice Micucci. Un soggetto pubblico-privato dove il 51% è della Regione Abruzzo e le restanti quote sono delle banche, delle banche presenti sul territorio abruzzese. Ed è un soggetto che svolge anche una funzione propositiva per l'attuazione di soluzioni innovative nella gestione delle risorse, in particolare, di quelle comunitarie.
"START UP START HOPE", prosegue Micucci, "è un bando che rappresenta ormai un benchmark per le altre Regioni, perché per la prima volta, in maniera innovativa, si è guardato alla gestione di un bando...con la visione di chi deve fare investimenti piuttosto che finanziamenti". Un bando innovativo perché prevede investimenti in grado di accompagnare le imprese nel percorso di avvicinamento al mercato. "Questo - spiega Micucci - significa condividerne i rischi... FiRA investe insieme alle imprese, condividendo il rischio". E per quanto riguarda la filiera della cooperazione tra i soggetti presenti in FiRA? "FiRA ha messo insieme una serie di peculiarità", ci dice il Presidente. "Ha pensato di interessare per la gestione di questo bando il mondo creditizio, il mondo dei Confidi quindi quello delle garanzie, il mondo delle Istituzioni, perché naturalmente anche gli Enti Locali sono fondamentali per fare attecchire le nuove imprese, e devono costruire le condizioni perché ci sia un ecosistema favorevole per nuove imprese".
#039;intervista per ASCARÉ" src="/sites/default/files/fira_standgp1_0.jpg" width="399" /> ASCARÉ, con il suo nome che evoca il senso di un “percorso”, di crescita e conquista di consapevolezze, si è dato diversi obiettivi. Tra questi, il rafforzamento di competenze specifiche, da parte del personale degli Enti Locali, funzionali alla capacità di attrarre, attivare e gestire risorse per lo sviluppo locale. Chiedo allora al Dott. Micucci se l'esperienza di FiRA può rappresentare un modello per l’avvio di processi di sviluppo locale. Un modello replicabile nelle funzioni che gli Enti Locali possono esprimere sul territorio, ad esempio, per l'attivazione di risorse anche private da destinare a progetti di accompagnamento alla creazione di imprese locali...
#039;incubatore e spazio di co-working Fira Station alla Stazione Centrale di Pescara" src="/sites/default/files/fira_panoramica2_0.jpg" width="399" /> Il Presidente di FiRA mi spiega che con questa iniziativa è stato avviato un processo di innovazione fondato sulla "mentalità innovativa" più che sugli strumenti di innovazione. Con l'obiettivo di creare occupazione, qualificando l'ecosistema territoriale di cui fanno parte naturalmente anche le Istituzioni locali. E alla mia domanda risponde "Assolutamente sì... Ritengo che per gli Enti Locali se non nel modo ma nelle finalità possa essere uno strumento replicabile."
"Io credo - prosegue - che oggi gli Enti Locali debbano adoperarsi per fare in modo di non attivare più interventi 'spot'... ma creare un sistema di interventi, qualcosa che sia cioé coordinato con il territorio. Ad esempio, noi abbiamo realizzato tra i servizi innovativi di START UP START HOPE anche un co-working, un luogo dove poter mettere a confronto le nostre imprese che possono non solo lavorare gomito a gomito, ma interagire tra di loro. Questo non sarebbe stato possibile se non avessimo avuto la possibilità di andare a recuperare e riutilizzare spazi inutlizzati all'interno della Stazione Centrale di Pescara. Quindi significa che c'è stata una forte interazione anche con la città, con il Governo della città, per avere degli spazi adatti da mettere a disposizione delle nuove imprese"
#039;intervista per ASCARÉ" src="/sites/default/files/fira_standrm2_0.jpg" width="399" /> Ecco un altro "snodo" (anche se siamo all'interno della Stazione, e la metafora viene quasi da sé): l'esempio del co-working mi riporta al modello delle Comunità Professionali di ASCARÉ. Uno spazio materiale ed immateriale di collaborazione tra le Amministrazioni territoriali, per realizzare forme innovative di gestione associata e partecipata di programmazione, progettazione e realizzazione di azioni di sviluppo locale.
Ed è con una riflessione sulle possibili forme di queste sinergie tra gli attori del Governo locale e tra questi e l' "ecosistema", come è stato più volte richiamato nel nostro dialogo, che chiedo al Dott. Micucci di avviarci alla conclusione del nostro incontro. E il Presidente di FiRA rilancia con un'altra metafora. Mi dice che il contesto sociale ed economico ci impone, in questo senso di "essere digitali, avere cioé una mentalità digitale". Cosa significa? "Vuol dire che dobbiamo cambiare il modo di fare le cose - continua Micucci - avere una mentalità nuova, avere il coraggio di fare cose nuove... se fino ad oggi c'è stato un vulnus, questo è rappresentato dall'aver guardato solo al contenimento della spesa. In realtà dovremmo creare un sistema nuovo, riallacciare i ponti tra il mondo delle Istituzioni e il mondo economico, rappresentato dalle imprese. Le Istituzioni devono tornare a programmare, e le imprese devono pensare di attuare la programmazione che i Comuni e gli Enti Locali potranno fare. Tutto questo, se avviene con un sistema di incentivazione bene: se viene imposto, funziona poco..." Aggregare, quindi per esigenze e per obiettivi, magari incentivando il raggiungimento di questi obiettivi. E la sfida, conclude Micucci "...credo sia questa: passare da un sistema fatto esclusivamente di contingenze economiche a guardare il mondo in maniera nuova, avendo capacità e volontà di fare cose nuove. A Pescara, lo abbiamo dimostrato."  

La versione video integrale dell'intervista "" è disponibile sulla piattaforma didattica dedicata al Progetto