Bando della Commissione europea per promuovere il principio di non discriminazione e l'integrazione dei Rom

letto 711 voltepubblicato il 19/05/2015 - 11:37 nel forum Forum generale, in L'Inclusione sociale con il progetto DIESIS

Nel quadro del programma “Diritti, uguaglianza e cittadinanza” la Commissione europea ha pubblicato il bando .

Il bando mette a disposizione 3.450.000 euro per finanziare progetti nazionali o transnazionali che contribuiscano a combattere la discriminazione - sia questa fondata sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale - oppure che promuovano l’integrazione dei Rom, con l’obiettivo di sostenere l'attuazione delle strategie nazionali di inclusione dei Rom e della Raccomandazione del Consiglio sull'integrazione dei Rom.

I progetti selezionati potranno essere cofinanziati fino all’80% dei loro costi ammissibili, ma la sovvenzione richiesta non deve essere inferiore a 75.000 euro.

Il bando - in scadenza il prossimo 7 luglio 2015 - prevede tra le proprie finalità:

- il contributo alla definizione, allo sviluppo e/o al monitoraggio delle politiche nazionali, regionali o locali volte a combattere la discriminazione e/o a promuovere l'uguaglianza sul posto di lavoro e/o nella società;

- l’attuazione più efficace della normativa in materia di non discriminazione adottata sulla base della Direttiva sull'uguaglianza razziale e della Direttiva quadro sulla parità di trattamento in materia di occupazione;
- l’aumento della conoscenza da parte degli stakeholder in merito alla legislazione e alle politiche dell’UE, nazionali, regionali e locali, nonché alle pratiche amministrative inerenti la non discriminazione;
- l’aumento della conoscenza da parte dei cittadini riguardo ai loro diritti in caso di discriminazione.

Le attività finanziabili sono:
- sondaggi e raccolta di dati;
- ricerche scientifiche o altre attività scientifiche nel campo della lotta contro la discriminazione;
- monitoraggio dell'attuazione della legislazione anti discriminazione;
- formazione di professionisti;
- apprendimento reciproco, scambio di buone pratiche, cooperazione, incluso l’individuazione delle migliori prassi trasferibili ad altri Paesi partecipanti;
- attività di divulgazione e sensibilizzazione (anche a livello locale), quali seminari, conferenze, campagne o attività dei social media e della stampa.

Mentre possono essre beneficiari del bando organizzazioni pubbliche e private legalmente costituite e aventi sede in uno dei seguenti Paesi ammissibili: Stati UE, Islanda, Liechtenstein.