Valutazione della performance dei servizi pubblici: le indicazioni delle CIVIT
A fine giugno, la CIVIT ha emanato la Delibera n. 89/2010 (contenente “Indirizzi in materia di parametri e modelli di riferimento del sistema di misurazione e valutazione della performance"), e la Delibera n. 88/2010 (contenente “Linee guida per la definizione degli standard di qualità")
Questi atti, e il recente Protocollo d'intesa tra CIVIT e UPI per la costituzione di un tavolo tecnico permanente di confronto per valutazione della performance di ogni amministrazione, costituiscono degli ulteriori passi avanti verso la realizzazione della cd Riforma Brunetta.
Il senso di tali delibere, all'interno (e direi quasi, "a dispetto") del contesto economico attuale, credo sia ben espresso da questa nota:
Gli interventi approvati nella recente manovra finanziaria (D. L. 78/2010) “non sono di ostacolo all’adozione di un sistema di misurazione della performance, ma, anzi, ne richiedono l’effettiva implementazione, per almeno due ordini di ragioni: la prima relativa alla soddisfazione delle esigenze dei cittadini e la seconda relativa alla migliore capacità di scelta e di selezione da parte delle autorità competenti in ordine all’allocazione delle risorse. Quanto al primo profilo, il cittadino deve essere al centro di qualsiasi sistema di misurazione delle performance di una pubblica amministrazione. Sono la sua soddisfazione, da un lato, e la sua partecipazione al processo di creazione di valore, dall’altro, a definire il cittadino come il vero motore di processi di miglioramento e innovazione. Quanto al secondo profilo, la misurazione della performance consente di correggere e migliorare l’allocazione delle risorse fra le diverse strutture, premiando quelle virtuose e di eccellenza e riducendo gli sprechi e le inefficienze”.