L’Istat sul debito delle PA e sulle partecipate locali

letto 1613 voltepubblicato il 23/04/2015 - 11:45, in Osservatorio Spending Review

L'Istat pubblica i principali , relativi al periodo 2011-2014 e, nel contempo, in Audizione parlamentare sul Def riferisce sulle società partecipate locali.

I dati dell'indebitamento netto delle PA coincidono con quelli diffusi lo scorso 2 aprile nel . Nel 2014 l'indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche (-49.056 milioni di euro) è stato pari al 3% del Pil, risultando in aumento di circa 1,6 miliardi rispetto al 2013 (-47.455 milioni di euro, corrispondente al 2,9% del Pil). La spesa per interessi che, secondo le nuove regole, non comprende più l'impatto delle operazioni di swap , è stata pari al 4,7% del Pil, in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto al 2013.

"il 32,8% è in perdita" e "il settore dei trasporti è tra quelli con la quota più elevata" di imprese in perdita, mentre il 67,2 di esse risulta in attivo . Lo evidenzia l'istituto in un dossier sul Def consegnato al Senato. Tra i settori con le quote più elevate di controllate in attivo acqua, rifiuti e energia.

Tra i settori con le quote più elevate di controllate locali in attivo, risultano quelli della fornitura di acqua e gestione dei rifiuti (80% in termini di imprese, 81% di addetti e 84% di valore aggiunto) e dell'erogazione di energia elettrica e gas (79% di imprese e 95% di addetti e valore aggiunto). Per contro il settore dei trasporti è tra quelli con la quota più elevata di imprese in perdita (45, 40 e 42% in termini di imprese, addetti e valore aggiunto).

Le controllate locali registrano nel 2012 perdite per quasi 1,1 miliardi di euro e poco meno di 930 milioni di utili per un saldo complessivo di circa -154 milioni di euro. Guardando direttamente al saldo tra perdite e utili, il settore che contribuisce in misura maggiore al saldo negativo è quello dei trasporti (-185 milioni), seguito da quello delle altre attività dei servizi (-74 milioni) e delle attività immobiliari (-55 milioni). L'attivo maggiore si registra nel settore della fornitura di energia elettrica e gas (+173 milioni) e in quello dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti (73,5 milioni).

Al 2012 in totale le imprese in cui si è registrata una forma di partecipazione pubblica ammontavano a 11.024 unità, con circa 977 mila addetti. Quelle partecipate da enti locali sono circa la metà (5.160 unità, di cui 3.015 controllate) che impiegano circa 441 mila addetti (poco più di 216 mila per le controllate), per il 60% concentrati in due settori, trasporto e magazzinaggio (33,2%) e fornitura di acqua, reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento (28,6%). Oltre tre quarti delle controllate a partecipazione locale sono collocate nel Nord (53,7%) e nel Centro (20,8%), ma quelle del Sud e delle Isole sono mediamente più grandi e impiegano oltre un terzo degli addetti.

Al netto delle attività finanziarie e assicurative, si legge nel dossier dell'Istat, "le unità considerate generano oltre 13 miliardi di valore aggiunto (circa il 6% dell'insieme dell'industria e dei servizi privati) e i due settori più rilevanti rimangono quello dei trasporti (31,8% del valore aggiunto delle controllate e circa l'8% dell'intero settore di riferimento) e dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti (32,4% del valore aggiunto delle controllate e oltre il 37% dell'intero settore di riferimento").

Fonte: . ISTAT