Il piano operativo delle società partecipate del comune di Firenze
Il comune di Firenze con decreto del sindaco n. 13 del 31/03/2015 ha approvato il piano operativo di razionalizzazione che fissa gli obiettivi strategici per il 2015 riguardo alle società partecipate del Comune di Firenze.
Il piano da 10 milioni ha un cronoprogramma di dodici mesi e prevede la riduzione del numero di partecipate da 19 a 12. Propone la dismissione di quote in possesso del Comune e non la liquidazione delle società, la fusione di tre società pubbliche che gestiscono servizi affini - Ataf spa, Silfi e Linea Comune - nella nuova Firenze Smart, una sorta di multiutility per “servizi come il wi-fi, l’illuminazione, la gestione immobili” e la tutela dell’occupazione.
Saranno dismesse alcune partecipazioni (Fiditoscana, Banca Etica, Tram e Afam), soppresse quelle che “risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti”, come nel caso dell’Isola dei Renai. Per altre ancora, come Toscana Energia, Publiacqua, Quadrifoglio si punta, per ciascun settore, ad un’aggregazione con altri gruppi toscani (come nel caso degli aeroporti di Firenze e Pisa) in maniera tale da perseguire economie di scale e capacità di indebitamento. Per Mukki, la strategia è quella che consenta ad alcuni soci di cedere le quote, ma sempre in un’ottica di crescita della società e quindi di tutela dei posti di lavoro e della filiera agroalimentare toscana.
Il sindaco Dario Nardella ritiene che con l’approvazione dei bilanci si evidenzieranno utili già per il 2014. “Grazie al Piano di riorganizzazione che ci porterà a ridurre la partecipate e ad accrescerne il valore - continua – potremo disporre inoltre disporre di maggiori risorse in conto capitale per finanziare gli investimenti dell’amministrazione”. “Nei settori di gas, servizio idrico e rifiuti, promoviamo con gli altri Comuni una strategia di aggregazione fra toscani, con la strategia e la presenza pubblica che rimangono centrali - ha concluso il sindaco -, puntando ad avere meno società, meno frammentazione e maggiore capacità industriali”.
Per visualizzare il piano e l'allegato
Fonte:
Met News dalle Pubbliche Amministrazioni della Città Metropolitana di Firenze