La Performance e la mappatura dei processi amministrativi: da obbligo di legge ad opportunità. L'esperienza nelle Università.

letto 5029 voltepubblicato il 19/08/2015 - 18:51, in PerformancePA - Università

Si segnala un articolo su relativo alla novità della mappatura dei processi e la connessione con i piani programmatici nelle Università.

Con la L. n. 190 del 2012 tutte le Pubbliche Amministrazioni hanno l'obbligo di mappare i processi amministrativi, soprattutto quelli connessi al rischio corruttivo. Mappare un processo ("ingegnerizzarlo") significa uscire dalla logica più ristretta del procedimento amministrativo ed abbracciare la logica più ampia e trasversale delle responsabilità e dell'efficienza.
Tale strumento, inoltre, si inserisce in un quadro più ampio di interventi legislativi quali, fra tutti, l'introduzione ormai già dal 2009, del Ciclo della performance e il D. Lgs. 33 del 2013 in materia di trasparenza.
In tale contesto, le Università sono state chiamate da novità legislative specifiche a spingere verso una razionalizzazione dei Piani programmatici (tra i quali si inseriscono anche la Programmazione triennale e i parametri per l'erogazione del Fondo di finanziamento ordinario). E' di luglio 2015, da ultimo, la pubblicazione da parte dell'Anvur delle Linee Guida per la gestione integrata della performance.

In questo nuovo impegno, la mappatura dei processi amministrativi costituisce non solo un obbligo di legge ma una vera e propria opportunità di rivoluzionare il modus operandi dell'azione amministrativa.
Con questo lavoro si intende proporre la chiave di lettura di un sistema universitario in continua evoluzione nonchè riportare l'esperienza della ingegnerizzazione dei processi portata avanti in alcuni atenei.