Open data: gran parlare, ma ....

......è solo un nuovo mantra da ripetere ossessivamente o, forse, qualcuno è in grado di aggiungere qualche piccola, semplice, onesta definizione.

Nel corso dell'ultimo ForumPa ho sentito mille ed una volta ripetere queste due paroline, ma non sempre ho capito, ma forse è un mio limite.

Una accezione corrente è stata: mettiamo in pubblico gli stipendi dei vari livelli di responsabilità della PA.

Altra accezione, abbastanza votata: mettiamo in pubblico tutte le informazioni su come, dove e quando la PA lavora.

Poi si è parlato dei "dati geo/cartografici" da rendere disponibili.

Poi .....altre varie specificità più o meno complesse o particolari.

Tutte queste accezioni possono essere anche condivisibili ed in qualche caso, vedi dati cartografici, possono dare un valore aggiunto. Nel contempo le altre accezioni sono solo una risposta a necessità voyeristiche senza costrutto. La notizia che il tal consulente guadagni 100.000 euro, da sola vale zero infatti ci potrebbero essere, o potrebbero essere trovati, mille motivi per giustificarla giustamente o falsamente. E non vale neppure il motivo fiscale perchè, nel caso l'Agenzia delle Entrate non sapesse questa notizia, sarebbe ora di chiuderla.

Secondo i veri open data dello stato dovrebbero essere tutte le notizie che qualsiasi organo dello stato detiene, comunque e dovunque, dovrebbe essere resa disponibile a tutti gli altri organi dello stato, dovunque e comunque per evitare che ciascun Cittadino, padrone reale dei sui dati, debba rincorrerli per tutta l'Italia. Il mio estratto dell'atto di nascita non è proprietà del Sindaco di Bari, deve essere una proprietà che io condivido cn tutti gli organi dello stato.

Se riusciamo a definre bene ed attuare meglio questo principio, eGov avrà un reale significato, altrimenti parliamo di sesso degli angeli.

E non mi si venga a parlare della legge dell'inutile privacy che protegge i disonesti ed è di impiccio agli onesti.

6 commenti

Vincenzo Mania

Vincenzo Mania09/06/2010 - 13:02
Per chi non lo sapesse, in quest'ambito, da un paio di settimane è on line il sito della Regione Piemonte sulla condivisione dei dati pubblci http://www.dati.piemonte.it
Salvatore Agostino Aiezza

Salvatore Agostino Aiezza08/06/2010 - 20:13
MA ANCORA A QUESTI LIVELLI SIAMO' CREWDEVO L'AVESSIMO SUPERATI DA UN PO'. CREDEVO FOSSE ORMAI UN DATO CERTO E INCVONTROVERTIBILE CHE L'OPEMN DATE FACCIA RIFERIMENTO A TUTTA LA TIPOLOGIA DI DATI CHE LA P.A. DETIENE E CHE POSSONO ESSERE UTILI PER MILLE E PIù MOTIVI AI CITTADINI E DA QUESTI FACILMENTE ACCESSIBILI E FRUIBILI. ALMENO QUESTO E' QUELLO CHE VADO DICENDO IN GIRO.... MI ASSOCIO A TE E TACCEREI DI PURO FANATISMO DI PURO STAMPO POPULISTICO LA PUBBLICAZIONE DI STIPENDI O ALTRE CAVOLATE DEL GENERE CHE HANNO INTERESSE PARI,COME TU DICI,A ZERO PER TUTTI COLORO CHE DAVVERO VOGLIONO RISOLVERE I LORO PROBLEMI DI CERTIFICATI,PROCEDURE,E QUANT'ALTRO OCCUPI LA P.A. LA GENTE,SONO DATI PRESI SUL TERRITORIO,VUOLE FATTI REALI E CONCRETI CON E SUI QUALI AGIRE NON FAVOLETTE O ALTRO. BUON LAVORO
Tommaso Del Lungo

Tommaso Del Lungo09/06/2010 - 12:02
Se può interessare FORUM PA ha effettuato 4 rilevazioni territoriali chiedendo (tra le altre cose) ai suoi utenti cosa ritengono più utile ai fini della trasparenza. Più del 70% degli intervistati ritiene che la migliore strategia sia quella di rendere pubblici i dati relative all'utilizzo dei fondi pubblici Seguono atti di giunta e consiglio e consulenze esterne Poco utile la pubblicazione dei curricula Pochissimo utile la pubblicazione degli stipendi. Qui trovate i resoconti. http://saperi.forumpa.it/sites/all/files/documents/file/panelPA/PAnelPA_... http://saperi.forumpa.it/sites/all/files/documents/file/panelPA/Dosser_p... http://saperi.forumpa.it/sites/all/files/documents/file/panelPA/DOSSIER%... http://saperi.forumpa.it/sites/all/files/documents/file/panelPA/PAnelPA_...
Attilio A. Romita

Attilio A. Romita09/06/2010 - 14:45
Tommaso incrociamo spesso "i nostri pensieri" e credo che hai inteso ed intenderai nel giusto verso cosa penso circa open data e trasparenza. Un tempo a proposito di cosa pubblica si parlava del palazzo di vetro. Nulle è cambiato ed una completa trasparenza su trutto è giusta. Come vengono impegnati i nostri soldi e cioè i risultati attesi e le verifiche ex post sono il minimo e non dovrebbero neanche essere oggetto di referendum. La verifica che ciò sia fatto dovrebbe essere la responsabilità minima di un politico che non sia un politicante. Ma questa è solo trasparenza. OPEN DATA è un'altra cosa. E' l'abbattimento di tante inutili barriere che la PA costruisce per salvaguardare poteri consuetudinari. Non per altro gran quantità di risposte erano dedicate alla semplificazione amministrativa che passa proprio dal mettere a fattor comune i dati che ciascuna amministrazione possiede su ciascuno di noi. Mi viene uno strano pensiero per la testa: vuoi vedere che la legge sulla privacy e le paure da oerwelliano grande fratello sono figlie di una operazione dei respnsabili pubblici per evitarsi il compito di parlarsi!
Attilio A. Romita

Attilio A. Romita08/06/2010 - 21:15
...mi spiace, ma ad un paio di convegni del forum, nei quali sono entrato ed uscito, si parlava solo di ....open retribuzioni e buco della serratura. Il Burosaurus rex ha capito che qualche dato parziale sulla sua retribuzione lo mette al riparo da qualsiasi rischio di ....violare la privacy o altre simili felici intuizioni. Ca c'est la vie!