Formazione in Protezione civile
Mark Twain con il suo affilato umorismo diceva: «Ho fatto in modo che la scuola non interferisse con la mia istruzione.»
In un certo senso, questa battuta potrebbe essere interpretata con l'idea che la scuola, da sola, non riempia il vuoto di conoscenza, che invece è come una pianta che deve essere curata e alimentata, se si vuole che viva e produca i suoi frutti.
Questo vale anche in protezione civile, materia complessa e articolata e che, come altre, necessita oltre ad un solido bagaglio di conoscenze e competenze tecniche e teoriche trasversali, di conoscenze acquisite con l'esperienza.
Chi si occupa di protezione civile, sia come operatore che come volontario, vive una sorta di paradosso, prepararsi a qualcosa che si spera non accada; e avere esperienza in questo campo significa che questo «qualcosa» sia accaduto.
Per questo la formazione continua, che comprenda anche esercitazioni pratiche, sono un modo per prepararsi agli eventi di rischio.
Molte sono le attività di formazione che vengono realizzate nel nostro paese, a diversi livelli e con diversi obiettivi.
Secondo voi quali sono i punti di forza e di debolezza dei corsi di formazione che avete sperimentato personalmente.
Cosa secondo voi manca e cosa invece va bene?
- Blog di elena rapisardi
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4 commenti
Piccola chiosa
"prepara a prevenire il peggio"
Gentilissimo sig. Ferri, la
Cambiare la concezione di protezione civile...