Sono affidabili questi dati? O sono solo utili?
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Un problema apparentemente banale come fare un indirizzario, in realtà ha dietro una certa complessità. I dati sono affidabili se si rispetta il principio della proprietà del dato: provengono direttamente e in tempo reale dalla fonte primaria. I dati sono utili se sono facilmente e liberamente fruibili.
Innanzitutto cosa è PA e cosa non lo è. Si possono scegliere due strade: una formale basata su quello che dice un decreto legislativo (165 del 2001), o una sostanziale basata sui criteri che richiede la UE per la definizione del bilancio consolidato dello stato.
La seconda è più ampia e include la prima. La seconda ha un altro vantaggio: l'Istat pubblica ogni anno l'elenco e ha dato una codice a ogni entità pubblica (codifica S13). Peccato che questo elenco non è disponibile on line in un formato riusabile! Peccato che questa codifica non è adottata tutte le volte che si archiviano dati di una PA, faciliterebbe l'interoperabilità.
Chi è il proprietario dell'informazione? Solo ogni singola PA detiene completa conoscenza dei suoi uffici e delle sue sedi fisiche. Quindi esiste una fonte autorevole, anzi ne esistono troppe.
DigitPA ha provato a convincerle a comunicare i propri indirizzi il risultato è l'Indice della PA che contiene enti e uffici di amministrazioni centrali, regioni e locali. Ha un vantaggio: i dati sono in formato LDAP e si possono scaricare. Peccato che siano incompleti e non aggiornati. DigitPA ha anche altri contenitori: PECPA e MiaRubricaPEC. Quale dei tre usare? Provate a cercare regione Calabria...
Un sito dell'IPZS dedicato alla struttura degli Organi dello Stato contiene dati completi e aggiornati sulle amministrazioni centrali. Peccato che i dati siano chiusi in un sistema di navigazione poco accessibile e usabile. L'IPZS dipende dal Ministero dell'Economia e delle Finanze che ha una directory molto più navigabile: struttura del MEF. Potrebbero mettere insieme le due cose... e aprire i dati, risparmio e vantaggi per tutti.
Il DFP ha diversi database interni legati a diversi procedimenti e, teoricamente, potrebbe obbligare le amministrazioni a fornire dati aggiornati. Potrebbero essere uniformati, consolidati e resi pubblici gli indirizzari di Gedap, Consoc, anagrafe delle prestazioni.
Nel sito del Ministero di Giustizia ci sono 2134 strutture giudiziarie classificate per tipologia, i sistema di navigazione GiustiziaMap consente interrogazioni geografiche.
I sistema TrovaSalute, del Ministero della Salute, è in manutenzione. Si possono avere elenchi regionali di aziende sanitarie o ospedali (aggiornamento ottobre 2009, almeno lo dicono)
Gli enti locali si trovano su Comuniverso, di Ancitel, e Province di Upinet.
Tutte le scuole pubbliche, sedi principali e sezioni ciascuna con un codice, nella directory delle Scuole nel sito del MiUR.
Ultimo, ma non meno importante: gli indirizzi web! Siti istituzionali e siti tematici della pubblica amministrazione. Quanti sono e quali sono? Il registro italiano gestito dall'IIT-CNR ha le informazioni primarie, potrebbero essere collegate al repertorio delle PA dell'Istat e in pochi minuti dare un quadro completo e affidabile. Forse.
FAQ
Quanto costerebbe integrare queste fonti? Meno di quanto costa tenerle frammentate.
Chi lo dovrebbe fare? Il primo che ci prova viene bloccato
I cittadini protestano? No, usano le pagine gialle
Negli altri paesi hanno lo stesso problema? Si, ma lo hanno risolto.
RubricaPA è affidabile? Parzialmente, non può contare su fonti primarie
- Blog di Salvatore Marras
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6 commenti
l'affidabilità e la piena fruibilità sono intimamente correlate
mi piace questa discussione!
il legislatore non avrà mai
Si la strada è questa...
yes
Bel problema questo