Benvenuti nel gruppo di discussione dedicato alla prima licenza italiana per i dati aperti della PA

letto 3098 voltepubblicato il 05/05/2011 - 10:18 nel blog di Gianfranco Andriola, in Italian Open Data Licence

La licenza è stata realizzata per permettere a tutte le pubbliche amministrazioni italiane di diffondere i propri dati in formato aperto. La licenza IODL è sviluppata e promossa da Formez PA con lo scopo di promuovere la “liberazione” e valorizzazione dei dati pubblici, secondo la linea già tracciata dal Ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione con la pubblicazione del , che all’Articolo 52 pone in primo piano la responsabilità delle Pubbliche Amministrazioni nel rendere disponibili i propri dati in modalità digitale secondo i principi dell’ .

La licenza IODL è stata pubblicata in versione beta nell’ottobre del 2010 - nell’ambito del progetto - con lo scopo specifico pubblicare i dati aperti della . Dopo la pubblicazione della versione beta della IODL, FormezPA ha aperto la discussione ai principali esperti italiani di copyright e Open Government al fine di stabilizzare la licenza e di migliorare la sua compatibilità con le principali licenze aperte attualmente in uso. Si è così giunti alla prima versione stabile della licenza (quella attualmente in linea) che rispetto alla precedente ha introdotto significative modifiche:
-         aperto al riutilizzo dei dati per fini commerciali;
-         piena compatibilità con la licenza
-         piena compatibilità con la licenza .
 
 
Questo gruppo nasce per aprire il confronto sulla IODL a tutti gli innovatori di questa community, far emergere questioni e spunti, proporre modifiche e integrazioni, migliorare questa licenza adattandola di volta in volta a quelle che sono le principali innovazioni in materia di copiright, copyleft, open government e open data .
 
Diteci la vostra!

 

4 commenti

profilo vuoto

profilo vuoto24/10/2011 - 11:53
In seguito all'annuncio di dati.gov.it ho cominciato ad aggiornare i cataloghi di Open Knowledge Foundation. Vedendo che, fra le licenze, non compariva la IODL, ho chiesto di aggiungerla. Questo ha scaturito una richiesta sulla relativa ML. Al momento c'e' solo una osservazione di Rufus Pollock (il direttore di OKFN). http://lists.okfn.org/pipermail/od-discuss/2011-October/000068.html che, attraverso google traslator, ha qualche perplessità sul punto 4 Il problema si pone pero' anche su una discussione analoga che sta avvenendo in UK. copio/incollo il test ---- Seems fine except for point (4) of the conditions which according to auto-translate reads: take all reasonable steps so that the uses permitted above do not mislead others and the information in question are not distorted. This is similar to the clause in the UK OGL that we have recently been discussing -- and so perhaps we defer decision here on the outcome of that discussion. I note also that this license appears to be share-alike in nature. -----
Guglielmo Troiano

Guglielmo Troiano26/05/2011 - 16:03
1) senza sottoscrizione specifica, la clausola di competenza (peraltro nemmeno qualificata come "esclusiva", consente comunque di adire un qualsiasi tribunale altrimenti competente) è nulla per violazione degli artt. 1341 co. II e 1342 CC. 2) non è definito cosa sia un'opera derivata, concetto che nella legge italiana non esiste e che a maggior ragione non esiste per quanto riguarda i dati soggetti solo al diritto sui generis.
Mirco Cramer

Mirco Cramer24/05/2011 - 14:25
In merito alla definizione di "Informazione", proporrei di evidenziare l'importanza che hanno i metadati, ovvero il contesto in cui i dati sono raccolti, la loro codifica in forma intelligibile ed in definitiva il significato attribuito a tali dati. Maggiore è la chiarezza espositiva, minore è la possibilità di “camuffare” le informazioni al fine di crearne profitto (e quindi di entrare in contenzioso). In merito alla definizione di "Lavoro derivato" non mi sono chiari alcuni passaggi: che cosa accade se faccio il meshup tra banche dati con licenze “incompatibili” tra loro? Per esempio, vorrei per un attimo immaginare le ripercussioni che potrebbero esserci qualora venissero pubblicati i dati geografici (ad esempio la toponomastica e la numerazione civica) sotto tale licenza... Cosa accadrebbe al mercato delle mappe? (penso a quelle dei navigatori satellitari...). Conoscete altri esempi in tal senso anche non attinenti al mondo dell'informazione geografica?
profilo vuoto

profilo vuoto24/10/2011 - 12:02
Concordo con la tua osservazione, in parte è la scelta che ha fatto OpenStreetMap per preservare i dati scegliendo di passare dalla CC-BY-SA alla ODbL, pertanto proteggere il database (ODbL) contro il fatto di proteggere le rappresentazioni dei dati (la mappa). La questione comunque è contorta e penso sia meglio chiedere ad un giurista. Sta di fatto che la clausola di condivisione allo stesso modo può essere complessa: fare un overlay di dati non dovrebbe essere un problema, modificare dei dati sulla base di un altro database, allora comporta un trasferimento della licenza a questi dati. Personalmente credo che una clausola di condividi allo stesso modo sia più utile per proteggere la comunità che genera il database piuttosto che favorirne l'uso per la crescita di nuove applicazioni. Chiaramente è un mio personale punto di vista. Aggiungo due link utili alla discussione che vengono dal progetto OpenStreetMap http://wiki.openstreetmap.org/wiki/IT:ODbL/We_Are_Changing_The_License http://www.osmfoundation.org/wiki/License/About_The_License_Change