esuberi PA: dal Ministero al ... lavoro in nero?

Questo post è apparentemente provocatorio ma suggerisce una soluzione al problema del costo degli ammortizzatori e della vostra migrazione ad altre attività regolari.
L'ammortizzatore che si ripaga con il sistema dei voucher.
Partiamo da una domanda: se non potrete accettare un trasferimento per vostri seri motivi e dovrete subire l'erogazione per 2 anni all'80% del vostro stipendio di un ammortizzatore senza nessuna prospettiva futura, cosa farete durante questo stato e dopo?
Andrete ad aggiungervi al numero di ex bancari che pure stanno a casa da lungo tempo ammortizzati, e tante altre categorie, con belle competenze accumulate da offrire al mercato, che sarebbe felice di avvantaggiarsene ma a condizione di non avervi sul groppone a tempo indeterminato o con pretese di stabilizzazione. Magari in modo accessorio, si potrebbe valutare, cioè quando serve, lo strettamente necessario...... Allora, pensateci bene, una soluzione potrebbe essere l'ammortizzatore che si ripaga da solo. E ve lo spiego.
Voi uscite, poniamo, con una garanzia di 800 euro netti al mese. E siete moglie e marito, entrambi impiegati nella PA con figlio minorenne. Entrambi non potete accettare il trasferimento, pertanto avrete 1.600 euro per 24 mesi. Vi sembra possibile restare senza far nulla per 24 mesi? Vi darete da fare, ma non potendo perdere il beneficio potrete accettare solo lavori in nero.
La soluzione che vi prospetto invece è che voi DOBBIATE rendervi disponibili in un data base già costituito che trovate nel sito INPS sotto la voce lavoro accessorio, fornendo prestazioni che vi siano richieste tramite un gestore territoriale del sistema (centro per l'impiego con distaccamenti capillari collegati in rete presso tutti i Comuni, al quale arrivino le richieste di enti e associazioni, nonché privati).
La vostra disponibilità non deve essere inferiore alle 3 ore al giorno, a chiamata. Le vostre prestazioni vengono inserite nel data base INPS. Alla fine del mese l'INPS conteggia i buoni di lavoro accessorio utilizzati e dice al Ministero del lavoro e della solidarietà sociale quanto ha ripreso rispetto a quanto vi ha dato. Poniamo che abbiate ricevuto per 3 buoni x 3 giorni a settimana x 4 settimane = 36 buoni da 7,50 euro netti ciascuno: avrete accumulato 270 euro di lavoro (assicurato per la pensione e contro gli infortuni, che vada a sommarsi senza problemi di ricongiunzione agli altri contributi che già avete) e quindi l'esborso dello Stato per voi non sarà più di 800 euro bensì di 800 -270 = 530 euro mensili per ciascuno.
Sarete inoltre chiamati a scegliere da catalogo di attività formative richieste dal mercato un corso pratico che faciliti il vostro reinserimento. Diciamo che la formazione potrebbe impegnarvi per 2 ore al giorno per 3 volte a settimana.
Nelle settimane in cui lavorate con voucher e studiate potreste essere impegnati max 15 ore alla settimana ciascuno, vivendo con 1.600 euro al mese complessivi fino a nuova occupazione, a condizione che non lavoriate in nero. Che ne dite?
Per una persona singola che non possa accettare un trasferimento sarà più dura, dovendosi mantenere con soli 800 euro al mese mensili, ne sono consapevole, ma non è data alternativa se non quella di associarsi per le spese ad altra persona, fino a nuova occupazione.
Ovviamente questo sistema non dovrebbe essere riservato solo a voi, ma ai lavoratori di tutte le categorie che si trovino in stato di disoccupazione, calcolando una base minima di 790 euro netti e un tetto massimo di 1.160 euro netti mensili per ciascuno.
Cosa ne pensate? Quali le obiezioni?
- Blog di Laura Spampinato
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4 commenti
ti risponde Tommaso
mi pare di capire cosi'...potete leggere e spiegarmi meglio??
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come stai Leone?