Nella PA si dovrebbero obbligare i dipendenti a usare Facebook anzichè il Solitario
Visto che gli utenti Facebook in Italia sono #chart-intervals">21.697.380 pari al 37,35% della popolazione (ehi la Turchia ci supera!) viene il sospetto che, ci piaccia o no, il libro faccia abbia dato un contributo alla diffusione di internet nel nostro paese.
Gli utenti internet sono, secondo Audiweb, 28.580.000 quindi il 76% della popolazione web va su Facebook. Nell'ultimo anno gli utenti FB sono aumentati dell'8% più di quelli quelli di internet fermi al 7,6%. Forse azzardo a pensare che molte persone si sono avvicinate a internet solo per FB.
Giusto, quindi che nelle pubbliche amministrazioni si blocchi l'accesso a internet! Tre dipendenti su quattro passerebbero il tempo a postare, commentare, votare, chattare, partecipare a gruppi, aderire a eventi... Una tragedia! Aumenterebbero le loro abilità nel trafficare sul Web 2.0 con effetti nefasti! Meglio alzare un bel firewall e tenere fuori FB dagli uffici
Questo è forse il ragionamento di paesi com Siria, Cina, Vietnam e Iran che lo hanno proprio tenuto fuori dai confini nazionali.
Infatti, non vogliamo dipendenti pubblici che si mettono a dialogare con i cittadini (o a fare i cittadini esigenti) nei social media rispondendo o ponendo domande, criticando la cattiva amministrazione, segnalando le scuole o gli ospedali che funzionano meglio, o a discutere se è meglio investire nelle piste ciclabili o in un sottopassaggio, cementificare un parco o lasciarlo nel suo stato naturale.
Immaginate che, addirittura, si potrebbe diffondere il germe della partecipazione e della collaborazione!
Mi ricordo quando, nei primi anni di Windows, c'era una diffusa tolleranza per il Solitario giustificata dal fatto che almeno imparavano a usare il mouse! Qualcuno esagerava e ci passava ore, ma erano sempre persone che non avevano niente da fare (a volte non per loro scelta). Persone che, se togli il Solitario o FB, trovano sicuro un'alternativa: il giornale o il sito di scommesse o imparano a usare i proxy!
Potremmo, invece, partire da FB per valorizzare gli aspetti positivi dei social media, far conoscere pregi e difetti, anche insegnare un uso cosciente e utile per il proprio lavoro.
Magari basta qualche regola inserita nel codice etico che ogni organizzazione deve avere.
- Blog di Salvatore Marras
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