[Barcamp #InnovatoriPA 2013]: Partecipazione

letto 3575 voltepubblicato il 04/06/2013 - 19:32 nel blog di Angela Creta, in Barcamp "InnovatoriPA"

La partecipazione dei cittadini alle attività della Pubblica amministrazione è un’occasione di riqualificazione della vita pubblica e, di conseguenza, della vita di ogni cittadino. Allo stesso tempo i social media stanno assumendo un ruolo sempre più importante sia nel facilitare il dialogo tra cittadini e PA sia nel produrre nuovi approcci che consentono ai cittadini una maggiore capacità di essere coinvolti, partecipare e decidere attivamente nei processi di governo dello Stato.

Nel corso del tavolo dedicato alla Partecipazione della V° edizione del Barcamp di InnovatoriPA abbiamo provato a condividere le esperienze significative in Italia.

Fabiola De Toffol e Alessandra Valastro hanno raccontato l’esperienza del Dizionario della democrazia partecipativa realizzato con il Consiglio regionale dell’Umbria. Obiettivo del dizionario, realizzato con il contributo di dipendenti e cittadini con un wiki, è stato quello di porre nuovamente al centro dell'attenzione, istituzionale e civile, il tema della partecipazione. L’idea di scrivere un dizionario è venuta fuori per far avere agli amministratori una definizione unica di partecipazione e degli strumenti di concertazione. Questo perché l’ambiguità dei termini è stato spesso individuato come uno dei limiti di attuazione delle politiche partecipative. Il dizionario vuole, infatti, fornire strumenti di governo partecipato innanzitutto alle amministrazioni territoriali, in ragione del ruolo strategico che l'asse regione - enti locali può e deve assumere, tanto più nella fase istituzionale in atto. Nel corso del tempo il dizionario è diventato qualcosa di più articolato che comprenderà anche delle categorie di definizione riguardanti politiche settoriali, con inserimento delle voci che colgono le specificità delle politiche di settore, (urbanistica, salute) con concetti valori e obiettivi di fondo (qui il link per scaricarlo ).

L’esperienza della Regione Umbria continua con la testimonianza di Sonia Montegiove sull’iniziativa “Umbria digitale”. Il progetto è stato avviato dalla Regione Umbria attraverso una consultazione pubblica indetta per sollecitare idee progettuali utili all’Agenda digitale dell’Umbria 2013-2014 ed al tema “Crescita digitale” nella nuova programmazione 2014-2020. L’esempio di Umbria digitale dimostra come muovendo dalla rete, le idee e la partecipazione arrivano anche nell’arco di pochi mesi. E di come la PA puo’ prendere in consegna le idee, di trasformarle in progetti ed inserirle pianificazione degli interventi ( il blog , il sito regionale   e su twitter ).

Altra esperienza condivisa è Libreumbria ( e su twitter ), che ha visto anche l’apertura di un blog, iniziativa che si propone di portare le amministrazioni dell’Umbria ad adottare software open source. Obiettivo dell’iniziativa è quello di far adottare un formato aperto, diffondere la trasparenza e la partecipazione anche tra i dipendenti.

L’iniziativa dimostra come partecipazione e trasparenza generano collaborazione quando sono chiari gli obiettivi. Altra iniziativa raccontata è , promossa dall’Associazione ConnessioniPubbliche. Il progetto vuole avvicinare alle istituzioni la fascia statica dei giovani tra i 17e i 18 anni. Secondo il progetto, i nuovi strumenti di dialogo controllo e partecipazione possono essere una nuova leva per avvicinare le nuove generazioni alla politica e alla pubblica amministrazione. Divenire da strumenti della trasparenza a cultura della trasparenza.

Flavia Marzano ci ha parlato del progetto Wister ( Women for Intelligent and Smart TERritorie) e dell’evento : come liberare le risorse delle donne. In tutte le politiche vanno liberate le risorse delle donne: dalle politiche economiche a quelle su formazione e lavoro fino a quelle su trasparenza e partecipazione. Liberare le risorse delle donne significa dare valore aggiunto all’intera società e al sistema socio-economico nel suo complesso. È stato evidenziato come l’ambiguità dei termini esiste anche nelle politiche di genere e come manchino ancora iniziative volte a valorizzare l’ottica di genere (esempio il bilancio di genere e gli opendata di genere).

Nella discussione che è proseguita sono stati affrontati molti temi, sia sul fronte della cittadinanza attiva: dalla partecipazione classica come openspace ed altre modalità in cui sono coinvolti i cittadini (cittadinanza attiva) che della partecipazione: le tecnologie come fattore abilitante. Proseguendo il discorso sull’ottica di genere è emerso che la Sanità rappresenta uno dei settori dove le donne sono più presenti ma difficilmente raggiungono posizioni apicali. Manca anche la formazione e l’ascolto. E la partecipazione puo’ essere uno strumento per migliorare queste tematiche.

Maria Sangiuliano ha proposto di focalizzare una delle comunità di pratica di WikiPA sulla tematica del gender mainstreaming nella PA.

Altra testimonianza presentata è stata quella del Comune di Bologna e di come, attraverso Iperbole, siano riusciti a gestire al meglio le emergenze e coinvolgere i nativi digitali raccontando le storie delle vittime del 2 agosto attraverso un microblog

Anna Giannetti ci ha infine parlato di quanto sia importante la dimensione ludica nell’approccio alla PA e di come la Gamification possa essere un buon punto di partenza per un processo di education. Esempio in Germania per la raccolta dei rifiuti.

Si è inoltre ragionato su come gli strumenti possono diventare ulteriormente partecipativi laddove si inserisce l’idea del gruppo e di come sia importante che i media civici siano ancorati alle esigenze del territorio per rendere migliore la valorizzazione e l’utilizzazione dei saperi. I social non sono strumenti nati dalla partecipazione, aiutano ma non coprono gli strumenti della partecipazione per cui è importante integrare il processo istituzionale con strumenti che diano delle garanzie.

2 commenti

Anna Giannetti

Anna Giannetti11/06/2013 - 17:04
In tempi di crisi, alle pubbliche amministrazioni è richiesta una continua capacità di innovare e rinnovarsi, per cercare di ottimizzare il difficile rapporto tra risorse investite e risultati ottenuti. In che modo il social web e le dinamiche di gamification possono aiutare le PA nel raggiungimento di questo importante obiettivo? L’agenzia BEWE ha recentemente collaborato con la Regione Lombardia al fine di progettare e avviare una gestione dei social media – in particolare di Facebook – al servizio dei giovani. Quella di ‘Giovani Lombardia’ è una fanpage aperta nello scopo di realizzare e ottimizzare un canale di comunicazione dedicato proprio alle fasce più giovani della popolazione. Grazie a questo canale 2.0, l’Ente è tutt’ora in grado di divulgare notizie e iniziative riguardanti il tempo libero, lo studio, le startup e il lavoro in tempo reale e a costi molto contenuti rispetto agli strumenti tradizionali. All’interno del progetto l’attenzione di BEWE non è stata focalizzata solo alle attività di gestione della community online, ma anche e soprattutto al monitoraggio costante della rete alla ricerca di contenuti di rilievo, adatti a un target di studenti e lavoratori con un media tra i 18 e i 34 anni e che riuscisse a stimolare interesse, condivisione e passaparola. L’esperienza BEWE verso progetti di Digital Marketing ha inoltre permesso di applicare negli ultimi due anni i meccanismi della gamification – l’utilizzo di meccanismi e dinamiche di gioco come punti, livelli, reward, missioni e status per creare engagement (o loyalty) e risolvere problemi – all’interno di progetti di alcuni clienti operativi in diversi settori, verificando un consistente incremento del tasso di coinvolgimento dell’utenza: + 250% degli utenti registrati per viralità, + 200% delle comunicazioni spontanee su Facebook e + 1000% del tasso di partecipazione a sondaggi di customer satisfaction. Il tutto a fronte di una drastica riduzione dei costi di comunicazione! Da questi dati è facile immaginare i risultati che l’applicazione delle pratiche di gaming potrebbero portare al mondo della pubblica amministrazione, per creare grandi benefici e risparmi economici attraverso meccanismi on e offline che riescano a incentivare i cittadini a comportamenti virtuosi per l’intera comunità locale. Long live PA 2.0!
Laura Manconi

Laura Manconi11/06/2013 - 15:57 (aggiornato 03/07/2013 - 11:23)

Sono disponibili sul canale Lapachesivede di FormezPA, le videointerviste a Alessandra Valastro e Sonia Montegiove due dei relatori al tavolo Partecipazione: Alessandra Valastro, intervista sul Dizionario di democrazia partecipativa http://www.youtube.com/watch?v=L4B6yRkH1uI Sonia Montegiove, intervista sull'esperienza di #umbriadigitale http://www.youtube.com/watch?v=lS0h3M5P5Jg Buona visione! Laura