Open Data Working Group (ODWG) dell'Open Government Partnership (OGP)

letto 3616 voltepubblicato il 31/10/2013 - 18:38 nel blog di Salvatore Marras, in Open Government

L'evento   è uno dei più importanti di questo OGP non solo per chi introduce l'argomento

(Tim Berners-Lee, Beth Noveck, Stephen Walker) e per le presenze governative (Edward Omane Boamah ministro delle comunicazioni del Ghana, Kuntoro Mangkusubroto ministro per lo sviluppo dell'Indonesia), ma perchè annuncia la nascita di un gruppo di lavoro internazionale sul tema specifico dei dati aperti.

Beth Noveck elenca i punti critici che il gruppo dovrebbe affrontare: quali dati aprire, che standard adottare, come esporli in un catalogo, come favorire il loro riuso, come interessare i cittadini, come misurare l'impatto. Invita tutti a passare dll'activism al factivism.

In occasione dell'evento Tim Berners-Lee presenta  un progetto di . Il nuovo sito si presenta con una analisi The Open Data Barometer  condotta su 77 paesi con una metodologia basata su tre indici Readiness, Implementation e Impacts. Un dettaglio sull'approccio e le metriche utilizzate è in appendice al rapporto. Il rapporto inizia dichiarando che Open Data è ancora in una fase infantile. Negli ultimi due anni c'è stato un forte sviluppo, ma c'è ancora molta strada da fare. I paesi da imitare sono UK, USA e Svezia che stanno creando infrastrutture intorno ai Dati Pubblici, comunità di pratica, parternariati tra pubblico e privato.

Ancora nessun paese può dire di essere pienamente open by default e una chiara evidenza dell'impatto non è stata dimostrata da nessun piano nazionale. In particolare, alcuni dati fondamentali come i dati catastali, l'anagrafe delle imprese non sono pienamente aperti. Non esiste un modello unico di sviluppare il processo di apertura dei dati.

Come si posiziona l'Italia? Leggete il rapporto! 

Dopo aver messo nel titolo 7 parole in inglese avrei preferito a non usarne altre, ma è stato impossibile!

3 commenti

Salvatore Marras

Salvatore Marras05/11/2013 - 08:53 (aggiornato 05/11/2013 - 08:53)

In effetti, nell'abstract dell'Open Data Barometer siamo indicati al 33° dopo il Kenia. Nel  di WWW Foundation siamo al 23° posto Nell' di OKF, che si limita a verificare la disponibilità di alcuni dataset, siamo al 15° posto. La verità è che mentre noi stiamo fermi gli altri paesi fanno progressi. Dovremmo studiarlo per migliorarci, imparando dagli altri e attivando nuove iniziative.

Salvatore Marras

Salvatore Marras05/11/2013 - 09:01

Per altri confronti europei c'è anche

Davide D'Amico

Davide D'Amico04/11/2013 - 09:14 (aggiornato 04/11/2013 - 09:14)

Caro salvatore, il rapporto è veramente molto interessante. Occorrerebbe capire in modo approfondito  la costruzione degli indicatori e se siano stati calcolati correttamente per  il ranking dell'ITALIA. Mi risulta un po strano che l'Italia sia al 20 esimo posto al pari della Russia..... e così per altre nazioni che ci precedono....