La passione e la qualità
Il mese scorso è apparsa una notizia (link: http://www.ethics.org/news/ERC-ECOA) sul sito dell'Ethics Resourse Center (ERC) americano.
Annunciava l'avvio di un'alleanza tra lo stesso ERC e l'ECOA (Ethics & Compliance Officer Association) al fine di costituire un unico polo di eccellenza formativa, nonché una fonte unica di risorse per l'attività di ricerca e per la consulenza, a beneficio di coloro che lavorano nel campo dell'etica e dell'integrità all'interno di istituzioni pubbliche e private.
L'ERC è una organizzazione americana del terzo settore con sede a Arlington (Washington) e si occupa di accompagnare le istituzioni pubbliche e private nella definizione e acquisizione di "standard etici" avanzati, mentre l'ECOA è un'organizzazione che in Italia definiremmo un "ordine professionale" che riunisce i professionisti attivi nella definizione e attuazione dei programmi per la promozione dell'etica e della conformità alle leggi (ethics and compliance programs), un po' come i nostri Responsabili della Prevenzione della Corruzione.
Si potrebbe dire che negli Stati Uniti sta nascendo, dall'unione delle due organizzazioni che costituiscono il braccio e la mente dell'etica pubblica e privata, un soggetto istituzionale che sarà l'unico riferimento per coloro che operano sui temi legati alla prevenzione della corruzione e, più in generale, alla promozione della legalità.
Un tale soggetto in Italia non l'abbiamo e nemmeno si sta parlando di averlo.
Esistono attori identificati dalla legge 190/2012 a cui è stata affidata la responsabilità della formazione. Il comma 11 della legge, infatti, stabilisce che "...la Scuola superiore della pubblica amministrazione, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e utilizzando le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, predispone percorsi, anche specifici e settoriali, di formazione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni statali sui temi dell'etica e della legalita'. Con cadenza periodica e d'intesa con le amministrazioni, provvede alla formazione dei dipendenti pubblici chiamati ad operare nei settori in cui e' piu' elevato, sulla base dei piani adottati dalle singole amministrazioni, il rischio che siano commessi reati di corruzione".
Ma il livello di attenzione, di produzione culturale, di attivazione e mobilitazione delle menti migliori per quanto concerne questi temi (e di cui abbiamo bisogno in Italia) è ben altro che questo.
Auspichiamo che, nell'attuale fase di riconversione, riqualificazione, ridimensionamento, riposizionamento di Authority, Enti, Commissioni, Consigli, ecc... ci sia spazio per una Istituzione che possa operare come guida culturale e tecnica sui temi della promozione dell'etica pubblica e privata. Una organizzazione davvero autorevole i cui componenti siano selezionati sulla base dell'impegno e della capacità tecnica e che sappia dialogare e fare rete con le migliori esperienze di impegno civile.
La legge 190/2012 ha avuto il merito di "imporre" un dibattito sull'etica e la legalità. Alcune amministrazioni hanno colto al volo questa possibilità istituendo corsi cosiddetti "valoriali" a beneficio dei propri dipendenti oppure, come in Regione Siciliana e nel Comune di Palermo e nel caso di Comuni consorziati dell'area dei Castelli Romani, per formatori interni che poi avranno il compito di formare un numero consistente di dipendenti.
Partiamo da queste esperienze e allarghiamo il campo a quello che sta accadendo in Italia per formare una rete di persone (oltre che professionisti) che vivano la formazione, la consulenza, la ricerca su questi temi come impegno civile.
La prevenzione della corruzione, per avere speranza di successo, deve camminare sulla voglia di ognuno di noi di non rassegnarci a quello che osserviamo, con un preciso intento: osservare con conoscenza, operare con passione e qualità.
L'articolo è anche consultabile sul sito di "RIPARTE IL FUTURO"
- Blog di Massimo Di Rienzo
- Accedi o registrati per inserire commenti.