Spending review in Sanità: l’ultimo studio di Agenas

letto 1608 voltepubblicato il 02/03/2015 - 13:12 nel blog di Donatella Imparato, in Osservatorio Spending Review

L’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) ha pubblicato un dossier sulla spesa sanitaria dal 2010 al 2013. Nel periodo il 70% delle Regioni (15 Regioni su 21) ha ridotto le spese per una flessione complessiva di 1 mld di euro. Nel 2010 erano 112,6 mld e sono 111,6 mld nel 2013. 

Qualche dettaglio.Tra il 2010 e il 2013, le Regioni che hanno ridotto di più le risorse in percentuale sono la Campania (-2,04% di media annua pari a -606 mln), seguita dalla Calabria (-1,72% pari a -176mln), dalla Liguria (-1,42% pari a -138mln) e dal Lazio (-1,34% pari a -442 mln). La spesa è, invece, salita a Bolzano dove le spese negli ultimi tre anni sono aumentate con una media annua dell’1,82%, ovvero circa 160mln. Anche Trento ha accresciuto le spese (+1,67%) di 155mln, come la Lombardia che ha incrementato la spesa dell’1,11%  (+600mln).

Il Dossier di Agenas evidenzia che mediamente le riduzioni maggiori di spesa nel triennio si sono realizzate nelle Regioni in piano di rientro e commissariate (Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria) con un calo dell’1,59% in media all'anno. A seguire le Regioni in piano di rientro non commissariate (Piemonte, Puglia, Sicilia) con spese in discesa dello 0,84%.

Infine, nel 2013 rimangono ancora 8 Regioni che non sono riuscite ancora ad ottenere un risultato di gestione in equilibrio, come il Lazio, la Liguria, il Molise, la Calabria, il Piemonte, la Puglia, la Sardegna e la Provincia Autonoma di Bolzano.
 
Il Dossier permette, inoltre, di verificare i comportamenti di spesa di ogni Regione, fornendo dei focus sui singoli costi per funzione: prodotti famaceutici ed emoderivati, beni e servizi, farmaceutica convenzionata, servizi esterni, personale dipendente e convenzionato. Ogni voce di spesa viene analizzata attraverso un grafico che mostra gli scostamenti dalla media nazionale, la percentuale dedicata ad ogni funzione rispetto al totale della spesa, tra una regione e l'altra e tra queste e la media nazionale.

Questo marzo, Agenas fornisce un ulteriore approfondimento sul tema della spending review in sanità dedicando interamente il  alla revisione della spesa. Diversi sono contributi e le analisi offerte nella pubblicazione, come quelli del Direttore generale dell’Agenzia, Francesco Bevere, che nel suo editoriale, dopo aver ripercorso le politiche di spending review avviate dagli ultimi governi e gli effetti in termini di risparmio ed efficienza della sanità, traccia il percorso da seguire: “Per un Servizio sanitario misurabile e sostenibile servono  indicatori omogenei e condivisi con le Regioni e con i principali attori del sistema e un’infrastruttura informatica meno frammentata (…)”.

Giuseppe Zuccatelli, Presidente di Agenas, ripercorre invece l’esperienza delle Regioni che hanno affrontato il difficile percorso dei piani di rientro, per ricavarne indicazioni utili per il futuro. Un’intervista a Renato Botti, Direttore generale della programmazione sanitaria, esprime il punto di vista del Ministero della salute, introducendo la variabile della produttività, il rapporto costi/ricavi, nei bilanci delle aziende sanitarie, un fattore, finora, troppo poco applicato. Completano l’approfondimento i contributi dei Presidenti delle Regioni - Stefano Caldoro (Presidente della Regione Campania, Luigi Marroni, Assessore al Diritto alla salute della Regione Toscana e a Domenico Mantoan, Direttore generale dell’Area sanità e sociale della Regione Veneto) - le vere protagoniste della difficile operazione di far quadrare i conti.

Concludono la rassegna altre interessanti analisi di studiosi del settore, che forniscono proposte per migliorare l’efficienza dei servizi e la loro efficacia, oppure allargano lo sguardo alla situazione internazionale con un commento ai dati prodotti dal recente rapporto Ocse Health at a Glance relativi alla spesa per i sistemi di tutela della salute nei principali Paesi europei a partire dal 2000.

Fonte: e