Anche la Sanità contribuirà alla prossima spending review.

letto 3825 voltepubblicato il 08/04/2015 - 18:10 nel blog di Donatella Imparato, in Osservatorio Spending Review

Sono in corso i lavori tra Ministero della Salute e Regioni, in vista della conferenza straordinaria Stato-Regioni del prossimo 16 aprile che dovrebbe dare il via libera ad un decreto che sancirà dove e come tagliare nel Servizio sanitario nazionale. Si prevede una manovra da 2,3 miliardi. Ma dove si andrà a rivedere la spesa? Si interverrà soprattutto su beni e servizi, appropriatezza delle prestazioni, standard ospedalieri, personale, spesa farmaceutica territoriale e ospedaliera, gestione degli immobili, ecc.. Sarà rivista anche la governance del sistema che impatterà su: valutazione e miglioramento della produttività (intesa quale rapporto tra il valore prodotto - in termini quantitativi e economici - ed i fattori produttivi utilizzati - in termini quantitativi e economici. Le aziende sanitarie pubbliche - e le loro articolazioni organizzative: i presidi ospedalieri, i distretti, i dipartimenti, le uoc... - saranno valutate e confrontate in termini di efficacia ed efficienza, valorizzando i ricavi delle attività erogate e rapportandoli ai costi sostenuti. Il processo farà emergere i nodi critici da rivedere e riorganizzare); gestione degli immobili (individuazione ed utilizzo di indicatori standard per tutti i costi legati alla gestione degli immobili, strumentali e non, delle aziende sanitarie pubbliche come: le manutenzioni, straordinarie e ordinarie, gli affitti attivi e passivi, le utenze, gli interventi di efficientamento energetico ecc..); acquisto di beni e servizi (realizzazione di un centro di competenza nazionale in materia di stesura dei capitolati per l'acquisizione di beni e servizi); e diffusione e valorizzazione di buone pratiche (come la logistica centralizzata del farmaco e di altri beni, il laboratorio logico unico, la centrale di sterilizzazione, i sistemi informativi).

Per approfondire vi segnalo alcuni lavori che tracciano ed analizzano il contributo del servizio sanitario nazionale alla prossima revisione della spesa.

 

di Barbara Gobbi, Il Sole 24 ore Sanità del 07/04/2015

di Roberto Turno, Il Sole 24 ore del 08/04/2015

di Gilberto Turati lavoce.info del 08/04/2015

(a cura di Agenas)

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4 commenti

Donatella  Imparato

Donatella Imparato22/04/2015 - 15:22

Nell’Audizione della Corte dei conti sul DEF 2015 presso le Commissioni bilancio riunite del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati del 21 aprile scorso si legge un nuovo e stringente monito per i futuri interventi di revisione della spesa sanitaria:

“La sostenibilità delle prestazioni pubbliche (siano esse sanitarie o assistenziali) e quindi le condizioni di accesso a questi servizi, è soggetta a rilevanti incertezze e differenze territoriali. A ciò si aggiunga il timore che da tagli ripetuti di risorse derivino peggioramenti nella qualità dei servizi o aumenti delle imposte destinate al loro finanziamento, con un conseguente peggioramento delle aspettative di famiglie e imprese.

Sul fronte sanitario, in particolare, la recente revisione dei livelli di finanziamento e le misure disposte per il taglio della spesa mirano al riassorbimento delle inefficienze ancora presenti. Non si può ignorare tuttavia che il settore, pur scontando ancora margini al suo interno, deve affrontare costi crescenti per garantire l’accesso a farmaci e tecniche di cura innovative e offrire adeguata assistenza ad una popolazione sempre più longeva. Inoltre, restano ancora da affrontare nodi importanti (le modalità di finanziamento delle strutture sanitarie, la revisione dei criteri di riparto delle risorse tra le regioni, le compartecipazioni alla spesa, le esenzioni), che il nuovo Patto della salute ha individuato come prioritari, ma per i quali non è stata ancora individuata una soluzione. Elementi che, se non risolti, rischiano di alimentare nuovi squilibri e di incidere negativamente sulle aspettative della popolazione.”

 

Testo completo dell’

Maria Fiore

Maria Fiore22/04/2015 - 11:47 (aggiornato 22/04/2015 - 11:47)

I medici di famiglia si oppongono alla proposta delle Regioni nell’intesa sui tagli alla sanità per il 2015 di introdurre la responsabilità patrimoniale per i medici (dipendenti e convenzionati) colpevoli di aver prescritto prestazioni definite inappropriate secondo criteri stabiliti a posteriori dalle stesse Regioni. Al di fuori delle condizioni di erogabilità le prestazioni sarebbero poste a totale carico dell’assistito. Con il rischio concreto di ridurre i livelli assistenziali o di trasferire parte del finanziamento alle famiglie riducendo anche le disponibilità per altri consumi privati, come sottolineato nell' segnalato da Donatella.

Il ministro Lorenzin spera in un accordo entro giovedì prossimo.

 

Fonte: e TG3 del 21 aprile 2015 ore 14,20

Donatella  Imparato

Donatella Imparato21/04/2015 - 19:50

Vi propongono la lettura dell’articolo di E. Borgonovi pubblicato sul Sole 24 ore Sanita lo scorso 15 aprile. Nell’articolo l’autore, presidente del Cergas Bocconi, conduce un’attenta analisi delle politiche di spending review rivolte al SSN che possono rivelarsi controproducenti e aggravanti per i cittadini senza il disegno di una strategia di sviluppo e potenziamento del settore.

Donatella  Imparato

Donatella Imparato16/04/2015 - 12:31

Vi segnalo l’del quotidianosanità.it che fornisce alcuni aggiornamenti riguardo alla manovra sulla sanità 2015. L’articolo contiene il dettaglio delle misure e gli emendamenti presentati ieri dalle Regioni in Conferenza Stato – Regioni.