Il 2014 per il Comune di Ancona: un anno tra risparmi, programmazione ed interventi sulle partecipate

letto 1559 voltepubblicato il 09/04/2015 - 22:54 nel blog di Maria Fiore, in Osservatorio Spending Review

Il 2014 è stato un anno importante per il Comune di Ancona: un’esperienza gestionale a tutto tondo che integra aspetti di riorganizzazione, analisi/semplificazione delle procedure, programmazione (strategica, operativa e finanziaria) condivisa  con il resto dell’organizzazione e spiegata ai cittadini ed alle associazioni, performance organizzativa ed individuale, razionalizzazione degli spazi e delle società partecipate e, quindi, di Spending review intesa nel senso più ampio e pregnante.

Gli obiettivi perseguiti dalla Direzione Generale, nel rispetto del programma di mandato del Sindaco, sono stati tesi a far sì che si ottenesse il numero più alto possibile di risultati attesi per i cittadini e per la città, coniugando i criteri dell’efficienza, dell’efficacia, della riduzione dei costi e dei tagli agli sprechi.

Si è, quindi, partiti dal lavoro relativo all’organizzazione del Comune, nel tentativo di rendere la struttura il più possibile flessibile e di porre massima attenzione ai servizi finali. Dopo appena due mesi e mezzo dall’insediamento, il direttore generale, Dott. Giancarlo Gasparini, ha proposto e la Giunta Comunale ha adottato una prima profonda riorganizzazione della struttura dell’Ente con lo scopo primario di avere una struttura più leggera e efficiente. Il dato più rilevante, in tale fase, è stata la riduzione, nella dotazione organica, del numero dei dirigenti da 22 a 13 al fine, non solo, di ridurre le spese di funzionamento, ma soprattutto di omogeneizzare attività e competenze, riorganizzando contestualmente le funzioni in modo da non perdere e, ove possibile, migliorare qualità e quantità dei servizi erogati.

Contestualmente ed in questa logica, il direttore generale ha lavorato su molteplici fronti, che vanno dal nuovo processo di formazione del Bilancio di Previsione (processo condiviso dall’intera struttura), al nuovo processo di scelta degli obiettivi di miglioramento dell’attività, alla creazione di due nuovi sistemi di misurazione del lavoro svolto (performance individuale), uno per valutare i dirigenti e l’altro per tutto il restante personale, alla sostituzione del vecchio Regolamento di Organizzazione con un nuovo Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e Servizi, strumento questo efficace al fine della modernizzazione e flessibilizzazione del funzionamento della struttura.

Immediatamente conseguente è stato l’obiettivo numero tre, obiettivo questo sicuramente non terzo per ordine di importanza: la riduzione dei costi di funzionamento. Nei primi mesi dell’anno 2014, procedendo sempre nell’ottica dell’ “ottimizzazione” la Direzione ha proceduto ad implementare un piano di razionalizzazione delle spese di funzionamento, piano che prevedeva per la fine di questo primo anno di attività un risparmio di circa 700.000 Euro rispetto alle previsioni definitive del bilancio 2013. Stima che non dovrebbe discostarsi eccessivamente dal risultato, stando ai dati parziali di novembre 2014 di cui alla segnalazione di Claudia Leone.

Nello stesso tempo, è stato progettato, approvato in Giunta e realizzato un piano di razionalizzazione degli spazi che comporterà risparmi importanti senza pregiudicare la funzionalità ed i servizi ai cittadini.

Restando nel campo dell’organizzazione, durante questo primo anno di sperimentazione della nuova struttura dell’Ente, sia in conseguenza di pensionamenti che nell’ottica di snellimento e avvicinamento tra loro dei livelli gerarchici dell’organizzazione, sono state introdotte alcune rilevanti modifiche, tra le quali, da ultimo, l’eliminazione definitiva delle Aree, lasciando in capo al Direttore Generale l’onere del coordinamento costante e diretto di tutte le Direzioni. In corso d’anno poi la Direzione Generale si è particolarmente impegnata in molteplici atti, sia di indirizzo che meramente operativi, tra i quali meritano attenzione: la costituzione di molteplici gruppi di lavoro e di progetto su temi specifici e dedicati, l’emanazione di direttive e di ordini di servizio ai Dirigenti che spaziano dalla ricognizione dei procedimenti amministrativi e l’attribuzione delle responsabilità degli stessi, alle linee guida sull’acquisto di importanti strumenti di gestione.

Fra le altre attività avviate ed in corso di concretizzazione ed in particolare, ora che la struttura è stata ancora meglio adeguata ad operare in modo efficiente, vi è l’attività strutturata di programmazione. Risale già al giugno di quest’anno la predisposizione di un articolato documento di programmazione strategica, il quale, partendo dal programma di mandato del Sindaco, lo scompone, ed attribuisce a Dirigenti e Funzionari tempi e responsabilità, prima di rilievo strategico poi operativo. Sempre allo scorso anno risale l’adozione da parte della Giunta dei criteri per la rivisitazione e la scelta delle Posizioni Organizzative dell’Ente.

Nell’intero periodo la Direzione Generale ha sempre curato (e cura) il miglioramento delle relazioni sindacali. Costante e giornaliera è inoltre la sovrintendenza a tutte le attività dell’Ente, sovrintendenza che il Direttore esercita attraverso i dirigenti e gli idonei strumenti di interazione e controllo.

Per quanto attiene la razionalizzazione delle aziende partecipate, questo è un obiettivo strategico dell'Amministrazione sin da quando la Corte dei Conti nel 2012 ha fatto delle sottolineature e rilevato alcune criticità. 

“L'intervento sulle partecipate- ha sottolineato il sindaco- è uno degli obiettivi strategici principali fino dall'indizio del mandato. Delle quattro aziende al centro dell'indagine della Corte dei Conti - Ancona Ambiente, Conerobus, Teatro Stabile e Consorzio Zipa - siamo in grado oggi di comunicare sviluppi positivi, eccezion fatta per il Consorzio Zipa, da cui abbiamo avanzato richiesta di recesso, data ormai la conclamata impossibilità del perseguimento delle sue finalità e dell'imminente messa in liquidazione. Le altre società, a partire da Marche Teatro, il soggetto che è subentrato nella gestione dell'attività teatrale, stanno viaggiando con prospettive e risultati confortanti ”. 

"Le partecipate (10 per il Comune di Ancona escludendo la Zipa) - ha spiegato l’assessore Simonella - sono lo strumento con cui l'Amministrazione intende realizzare i propri fini sociali e promuovere lo sviluppo della comunità. A partire da Multiservizi, che produce milioni di utili l'anno sempre reinvestiti in azienda e che è destinata a rafforzarsi per l'operazione Prometeo - Estra e per la proposta di integrare in un ramo di azienda il servizio rifiuti. In merito ad AnconAmbiente, questa azienda ha contenuto i costi, ridotto i compensi per gli amministratori presenta un attivo di oltre 416 mila euro: ciò permette di andare agevolmente verso il nuovo modello aziendale di gestione dei rifiuti rispetto al quale va sottolineata la razionalizzazione di costi e compensi degli amministratori. 

Per quanto riguarda Conerobus, il nuovo cda con alte figure professionali ma con compensi ridotti ha dato nuovo impulso nella gestione. Le perdite del 2014 sono legate a situazioni pregresse. “La variabile della gara europea per l'affidamento del servizio, che sarà avviata entro l'anno - ha puntualizzato l'assessore Simonella- ci ha imposto un serio audit interno per verificare la nostre capacità di partecipare da soli o con un partner esterno. Tutte le ipotesi sono aperte". Venendo a Marcheteatro, il bilancio è indiscutibilmente positivo e anche i risultati sul piano dell'offerta culturale sono migliorati. 

Sul consorzio Zipa, come anticipato, il sindaco è stato chiaro: “parliamo di una società nata per sviluppare il territorio negli anni Cinquanta ma la sua missione, quella di attrezzare aree industriali e venderle, può dirsi conclusa data la crisi e il mutato modello di sviluppo. Il Comune di Ancona lo sostiene da tempo e pochi giorni fa il commissario straordinario ha chiesto formalmente la sua liquidazione”. 

Quanto a Aerdorica e interporto – hanno concluso sindaco e assessori- è opportuno che sia la Regione Marche a esprimere orientamenti e valutazioni in merito allo loro strategicità.

 

Fonti: