Domande & risposte su "La prevenzione partecipata: la determinazione ANAC 8/2015 e il ruolo della Pubblica Amministrazione", webinar del 21 settembre 2015

letto 4867 voltepubblicato il 21/09/2015 - 15:54 nel blog di Patrizia Schifano, in Integrità

L'Autorità nazionale Anticorruzione, con la determinazione n.8 del 17/06/2015, ha definito le Linee guida per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici. Durante il webinar, sono stati illustrati i principali obblighi definiti da ANAC in capo alle società (controllate e partecipate) e agli enti pubblici economici,  sono state poste domande che riportiamo di seguito invitando il nostro esperto, dott. Andrea Ferrarini, a formulare le risposte. Questo spazio rimane a disposizione di chi intende avere ulteriori approfondimenti sui temi trattati.

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19 commenti

laura bravin

laura bravin21/11/2015 - 20:06 (aggiornato 21/11/2015 - 20:06)

Nel caso di una fondazione, controllata al 100% da un comune, come mi devi comportare rispetto a trasparenza, anticorruzione e 231? Laura

Andrea Ferrarini

Andrea Ferrarini21/11/2015 - 21:52 (aggiornato 21/11/2015 - 21:52)

Le fondazioni controllate al 100% dai Comuni hanno gli stessi obblighi delle società controllate : .nomina del RPC, adozione del modello 231, adozione di misure di prevenzione della corruzione, nomina del responsabile della trasparenza, pubblicazione dei dati sull'organizzazione (dlgs 33/2013), verifica dei casi di incompatibilità e inconferibilità.l (dlgs. 39/2013).

laura bravin

laura bravin22/11/2015 - 10:25 (aggiornato 22/11/2015 - 10:25)

Secondo voi e ' possibile che una fondazione abbia un numero di amministratori superiore al numero dei dipendenti? 

Andrea Ferrarini

Andrea Ferrarini23/11/2015 - 10:57

Questo fenomeno si verifica spesso. Esistono anche casi di fondazioni che hanno un solo dipendente. Ovviamente, l'ente controllante può valunare l'opportunità di ridurre i componenti dell'organo di governo (optando, dove possibile, per la nomina di un Amministratore Unico). In merito alla prevenzione della corruzione, se la fondazione non ha dirigenti osé i dirigenti gestiscono attività a rischio, è possibile nominare RPC un dipendente ( che opererà sotto lo stretto controllo del CdA) oppure nominare RPC un amministratore che non abbia responsabilità gestionali dirette.

Francesca Formica Ainis

Francesca Formica Ainis23/09/2015 - 14:47

Devono essere rispettati i protocolli?

Francesca Formica Ainis

Francesca Formica Ainis23/09/2015 - 14:46

Se le società non adempiono a questi obblighi la PA può o deve sollecitare? Ed in che modo?

Francesca Formica Ainis

Francesca Formica Ainis23/09/2015 - 14:46 (aggiornato 23/09/2015 - 14:46)

Quali sono gli obblighi delle società in house?

Andrea Ferrarini

Andrea Ferrarini01/10/2015 - 01:16 (aggiornato 01/10/2015 - 01:16)

Alle società in house si applica quella che nel mio webinar ho definito STRATEGIA FORTE. In estrema sintesi, le società in house, per quanto riguarda la prevenzione della corruzione, sono assimilate alle pubbliche amministrazioni. Di conseguenza a tali società si applicano tutti gli obblighi previsti dalla normativa:

  • Devono adottare il Modello 231
  • Devono integrare il Modello 231 con misure specifiche di prevenzione della corruzione (analisi del rischio di corruzione passiva, codici di comportamento, tutela del whistleblowing, ecc ...) 
  • Devono nominare il responsabile della prevenzione e il responsabile della trasparenza
  • devono adottare il Programma per la trasparenza
  • Devono istituire (sul proprio sito web) una apposita sezione (Società Trasparente), in cui pubblicare i dati e le informazioni sull'organizzazione e sulla gestione delle attività di pubblico interesse (d.lgs. 33/2013
Francesca Formica Ainis

Francesca Formica Ainis23/09/2015 - 14:45 (aggiornato 23/09/2015 - 14:45)

Gli obblighi di pubblicazione possono essere individuati come obiettivi individuali? es. la predisposizione del Piano Triennale per la Trasparenza, può essere un obiettivo del Responsabile?

Francesca Formica Ainis

Francesca Formica Ainis23/09/2015 - 14:44 (aggiornato 23/09/2015 - 14:44)

Cosa prevedere nel piano dell'Ente locale di riferimento al piano delle partecipate?

Francesca Formica Ainis

Francesca Formica Ainis23/09/2015 - 14:43 (aggiornato 23/09/2015 - 14:43)

Alle società in house si applica la strategia forte o debole?

Andrea Ferrarini

Andrea Ferrarini01/10/2015 - 00:47

Alle società in house si applica quella che nel mio  ho definito STRATEGIA FORTE. In estrema sintesi, le società in house, per quanto riguarda la prevenzione della corruzione, sono assimilate alle pubbliche amministrazioni. Di conseguenza a tali società si applicano tutti gli obblighi previsti dalla normativa:

  • Devono adottare il Modello 231
  • Devono integrare il Modello 231 con misure specifiche di prevenzione della corruzione (analisi del rischio di corruzione passiva, codici di comportamento, tutela del whistleblowing, ecc ...) 
  • Devono nominare il responsabile della prevenzione e il responsabile della trasparenza
  • devono adottare il Programma per la trasparenza
  • Devono istituire (sul proprio sito web) una apposita sezione (Società Trasparente), in cui pubblicare i dati e le informazioni sull'organizzazione e sulla gestione delle attività di pubblico interesse (d.lgs. 33/2013
Francesca Formica Ainis

Francesca Formica Ainis23/09/2015 - 14:41

Le amministrazioni pubbliche partecipanti hanno un obbligo per le misure di prevenzione della corruzione e di trasparenza da introdurre nelle società e negli altri enti di diritto privato partecipati?

Francesca Formica Ainis

Francesca Formica Ainis23/09/2015 - 14:39

Una SPA totalmente partecipata da EELL che svolge il servizio pubblico locale del trasporto su gomma deve applicare le norme oggetto del corso a partire dall'anno?

Andrea Ferrarini

Andrea Ferrarini01/10/2015 - 00:57

Una SPA totalmente partecipata da EELL che svolge il servizio pubblico locale del trasporto su gomma rientra certamente nell'ambito di applicazione della normativa anticorruzione e di promozione della trasparenza. L'adeguamento alla normativa (secondo le indicazioni fornite da ANAC nella determinazione 8/2015 e riassunta nel mio , deve avvenire con le seguenti tempistiche:

  • Nomina del RPC della Società: tempestiva

  • Pubblicazione dei dati (d.lgs. 33/2013): tempestiva

  • 15 dicembre 2015: relazione del RPC della Società  sui risultati dell’attività di prevenzione svolta sulla base di quanto già previsto dal PNA e dando conto delle misure già adottate

  • 31 gennaio 2016: adeguamento della societàalla determinazione ANAC 8/2015

Francesca Formica Ainis

Francesca Formica Ainis23/09/2015 - 14:42

Una Associazione in partecipazione con un Partner Privato (associante) e la ASL nel ruolo di Partner Pubblico (associato), rientra nell'obbligo di applicazione di questa norma?

Andrea Ferrarini

Andrea Ferrarini01/10/2015 - 00:13

La legge 190/2012 (e s.m.i, nonché i successivi decreti attuativi) si applicano alla pubblica amministrazione e alle società e agli enti partecipati o controllati dalla pubblica amministrazione, Esiste quindi un "criterio organizzativo", che deve guidare la definizione dell'ambito di applicazione degli obblighi . In poche parole, perché insorga l'obbligo di allinearsi alla normativa di prevenzione della corruzione e per la trasparenza, è necessario che esista una organizzazione autonoma dal punto di vista giuridico. In linea di principio, l'associazione in partecipazione, anche quando coinvolge un partner pubblico e un partner privato, non origina una nuova organizzazione: associante ed associato restano distinti, anche se agiscono con i vincoli definiti dal contratto di partecipazione. 

Quindi, una associazione in partecipazione non dovrebbe essere soggetta agli obblighi della legge 190/2012, anche se ciascuno dei partecipanti potrebbe essere tenuto ad adottare dei sistemi di gestione anticorruzione: l'associato pubblico deve adottare il PTPC in base alla legge 190/2012 (valutando il rischio di corruzione associato alla partecipazione), mentre l'associante privato può adottare un Modello organizzativo ex. d.lgs. 231/2001, per prevenire i rischi di reati contro la pubblica amministrazione (corruzione "attiva" e malversazione ai danni di ente pubblico) derivanti dai rapporti di partecipazione con un partner pubblico. 

 

Attilio A. Romita

Attilio A. Romita21/09/2015 - 16:59

Non ho potuto assistere al webinar e mi spiace perche è un argomento che da anni mi interessa e questo mio commento non riguarda fatti specifici o i contenuti della nuova norma ANAC.

Il mio è un discorso molto più generale e riguarda le regole di emissione ed assegnazione delle gare.

Nel corso degli anni leggi, regole, consuetudini, sentenze ..in sostanza burocrazia hanno reso complesso tutto il meccanismo delle gare e degli appalti pubblici e la conseguenza è che i "furbetti" hanno scoperto mille "passaggi seconddari" per sfruttare la situazione.

La mia idea è esposta in dettaglio in  e in 

Il succo della proposta è di assegnare le gare a costo "chiavi in mano" alla ditta che offre lo sconto massimo del 5% sulla stima di capitolato. La piegazione del limite di ribasso è spiegata in 

E' una idea semplicistica ....discutiamone.

Patrizia Schifano

Patrizia Schifano02/10/2015 - 12:32

Ciao Attilio,

il contenuto del tuo commento è perfetto per la nostra esperta, Ilenia Filippetti, Regione Umbria,  che contribuisce sostanziosamente ad aggiornare i contenuti della nostra comunità in tema di appalti pubblici.

Che ne dici di postare la tua proposta in uno dei suoi numerosi blog all'interno di questa comunità? la discussione sarebbe interessante per molti nostri utenti...

Questo il al suo profilo dove trovi tutti i suoi contributi