A valle del webinar "Usabilità a colpo d'occhio"

letto 8394 voltepubblicato il 27/03/2014 - 16:18 nel forum Forum generale, in Qualità Web PA

In questa discussione abbiamo raggruppato per aree tematiche le questioni che hanno suscitato maggiore interesse, e non pochi interrogativi, durante il webinar “Usabilità a colpo d’occhio” (qui la registrazione).

Test di usabilità

Quando vanno fatti?
Questo tema è stato molto sentito, soprattutto in un contesto come quello della PA, in cui spesso ci si trova a dover mettere le mani su un sito che è già on line e non in fase di progettazione.

Pierluigi Tassi: i test è importante farli anche con il sito "online", anzi a maggior ragione. Poiché dal giorno 0 al giorno XXX passa il tempo ed il tempo modifica le abitudini

Filiberto Montano: i test andrebbero fatti sempre quando c'è la possibilità, si impara sempre molto più di quello che ci aspettiamo

Adolfo Tasinato: uno dei problemi è che nella PA la fase di analisi viene trascurata o addirittura saltata quando poi non viene confusa con il design grafico!

Giuseppe Manzi: …come affronterebbe le eventuali modifiche solo dopo la messa in funzione del sito?

Di cosa si compongono?
Maurizio Pollio: l'esecuzione dei test dovrebbe essere fatta preselezionando dei task oppure con pattern di navigazione libera? O un mix dei due?

Emanuela Gasca: i test avvengono con la formulazione di un questionario o con la prova diretta di usabilità del sito da parte dell'utente?

Valentina Santoboni: il protocollo e-glu, però prevede 5 minuti di navigazione libera prima di procedere con i task.

Come scegliere le persone a cui sottoporre i test?
Emanuela Gasca: come vengono scelti gli utenti ai quali fare i test?

Luciano Rufo: a volte anche i colleghi possono essere dei buoni soggetti per testare

Pierluigi Tassi: bisogna preselezionare anche i "personaggi", ovvero profili che secondo noi rappresentano il target

Che tipo di test fare?
Valentina Santoboni: ma a parte il protocollo E-Glu, che test può fare una redazione non esperta in usabilità. Bisogna comunque ricorrere a consulenza.

E i test per il mobile?
Manuelito Nardone: suggerimenti per test su sito mobile? grazie

Maurizio Boscarol: i test mobili non sono molto differenti. Cambia solo la tecnologia su cui si svolgono...

Proposte

1) Adolfo Tasinato: un paio di webinar con istruzioni di base su test di usabilità sarebbero veramente utili Filiberto Montano: sono d'accordo con Adolfo mi sembra una buona idea ad uso dei redattori

2) Emanuela Gasca: si potrebbe assistere ad un test durante il webinar?

3) Filiberto Montano: sarebbe interessante ed anche utile poter condividere atti dell'amministrazione sugli aspetti gestionali e di governance dei siti web da parte delle amministrazioni che hanno già un documenti approvati

Domande aperte. Proviamo a rispondere?

Usabilità e accessibilità
Antonio Paduano: usabilità e accessibilità si integrano?

Adolfo Tasinato: usabilità ed accessibilità dovrebbero rientrare tra gli elementi di valutazione degli uffici che hanno la responsabilità dei Siti

La cultura dell’usabilità
Giuseppe Manzi: ciò che manca ancora è la cultura dell'usabilità?

Maurizio Boscarol: @Giuseppe Sì, manca la cultura della valutazione perché toglie potere ai decisori. E forse anche noi operatori possiamo migliorare. :)

Valentina Santoboni: ma da comunicatori è nostro compito cercare di attivare percorsi virtuosi x favorire il cambiamento all'interno delle nostre amministrazioni. Sei d'accordo?

Card sorting
Valentina Santoboni: è vero che il card sorting a distanza effettuato con software specifico per raccolta ed elaborazione dati, per poter dare risultati attendibili deve coinvolgere un alto numero di utenti. Ci è stato detto 150-200. Mi risulta strano visto che il card sorting classico è attendibile con 15 utenti.

4 commenti

Maurizio Boscarol

Maurizio Boscarol04/04/2014 - 18:27 (aggiornato 04/04/2014 - 18:27)

In colpevole ritardo, provo a rispondere ad alcune domande (ad altre risponderò nei prossimi giorni):

Quando fare i test: Quoto la risposta di Jacopo. Dipende anche da quale punto del ciclo di vita di un sito ci si trova. Un test è utile sempre, ma se si fa una strategia complessiva di gestione, si possono identificare dei punti in cui ha più senso (per monitorare, in vista di un redesign, come conferma/revisione di un redesign...). Dipende dalla strategia. Abbiamo tutti una strategia, vero?

Sulla navigazione libera prima dei test: alcuni colleghi ritengono di farla fare sempre. Io non concordo: dipende dallo scopo del test. Se ci importa anche cogliere il primo impatto con il sito da parte di uno che non lo conosce, è meglio partire con un task (magari in ordine casuale, così la maggior difficoltà non si ripercuote sempre sul primo task). Nella navigazione libera è anche troppo facile che un utente trovi casualmente pagine che gli serviranno nella soluzione di alcuni task. Nella realtà invece, se gli utenti hanno precisi obiettivi, vanno sul sito per raggiungere quell'obiettivo. Senza prima girovagare un po'. In altri casi, dove il primo impatto non conta, o dove vogliamo minimizzare l'impatto delle difficoltà iniziali, magari portare tutti gli utenti allo stesso livello, si può fare un po' di navigazione libera. 5 minuti sono quasi sempre troppi, però. Un minuto è nella mia esperienza, per i siti web attuali, più che sufficiente.

Da cosa si compongono: no, non da questionari, ma da navigazione per raggiungere obiettivi (task). I questionari si fanno, ma alla fine, solo per raccogliere gli aspetti di gradimento più soggettivo.

Come scegliere: bisogna capire a chi è rivolto il sito. Idealmente, persone simili a coloro che usano il sito nella realtà. A volte si tratta di una tipologia unica, a volte i siti si rivolgono a tipologie diverse di fruitori per scopi diversi. I colleghi e in generale tutti gli utenti "interni" all'ente sono sconsigliati, sia perché conoscono già il sito, sia perché conoscono bene l'ente e il suo linguaggio. Ok, qualcosa è meglio di niente, ma usate colleghi solo se non si può fare altrimenti, e con molta cautela nel valutare i risultati. Possono essere anche molto diversi da quelli che si otterrebbero con gli "esterni". Persone amiche, parenti e conoscenti, sono preferibili, purché siano fra coloro che possono voler usare il sito.

Che tipo di test fare, oltre al GLU? Il GLU è pensato proprio per chi non ha esperienze di usabilità. La versione 2 che è in lavorazione cercherà di essere ancora più chiara. Per il resto, i test di usabilità più approfonditi richiedono training e abitudine sia alla conduzione che al trattamento dei dati. Quindi, se si volesse qualcosa di più del GLU, consiglio due strade: il consulente e la formazione interna. In entrambi i casi sono in conflitto d'interesse, perciò mi taccio... :) Però consiglio almeno di provare il GLU, nella versione attuale o nella 2 che uscirà a maggio.

Webinar con esempi di test o approfondimenti: Perché no? Magari a supporto proprio della nuova versione del GLU, dopo maggio.

Su altre domande, o su nuove che possono emergere dalle mie risposte, tornerò volentieri nei prossimi giorni.

Jacopo Deyla

Jacopo Deyla28/03/2014 - 09:28

Ciao Leuca, qui ci sono un sacco di spunti interessanti. Come pensi si possano affrontare? Come possiamo rispondere, sul forum aprendo una discussione generale e tanti thread per ogni domanda?

 

 

Leuca Alison

Leuca Alison28/03/2014 - 10:37

Ciao Jacopo,
per il momento lascerei libera la discussione, vediamo come evolve e, se dovesse riscuotere successo con un gran numero di risposte che si accavallano - cosa che sarebbe meravigliosa, ma che ahimè vedo piuttosto improbabile - proverò a riorganizzare le risposte in più discussioni.

Inoltre il sistema ci da queste due possibilità:

- inserire un oggetto per la risposta
- rispondere ad un dato e singolo commento

In questo modo si possono creare dei "sottothread", con risposte nidificate, figlie di un dato argomento.

Che dici?

Jacopo Deyla

Jacopo Deyla28/03/2014 - 12:14

Risponderei volentieri a più di una domanda, ma aprire enne conversazioni parallele rischia di incasinare le cose.

Vado per macroargomenti:

Quando vanno fatti?

Quando hai tempo, meglio in fase di progettazione, seguendo un metodo di design centrato sull'utente (quello che aveva mostrato Maurizio). Ma anche dei piccoli redesign di piccole parti possono funzionare: il modello inglese applicato dalla Cam.Com.TO è un esempio. Noi ne stiamo facendo a tutti i livelli: prima di un redesign, su siti online, su intranet coinvolgendo anche utenti nella progettazione, e la cosa funzionicchia abbastanza.

Di cosa si compongono?

Noi qui stiamo usando una mia variante del Glu, personalmente non credo nei questionari, anche se mi è piaciuta molto la parte di "mostrare i dati" di Maurizio. Io mostro i dati facendo vedere al proprietario del sito in audio/video cosa fanno gli utenti: è brutale ma efficace. Faccio fare poca navigazione libera, anche se qualche indicazione la da, se sai osservare bene, e faccio fare 4 task, di norma uso 8 utenti in 2 giornate. Perchè nella seconda giornata a volte capita di aggiustare il tiro delle domande e riscriverne un po' il testo.

Come scegliere le persone a cui sottoporre i test?

Qui facciamo in casa, perchè è più veloce e soprattutto non costa nulla: colleghi volontari, con diversa età ed esperienza/competenza col computer. A volte abbiamo anche selezionato tramite un questionario, invitando i più interessati al tema (es. per i tet sul sito Cultura)

Che tipo di test fare?

Il protocollo è un buon punto di partenza. Se 5 utenti bastano per un test che mostri l'80% dei problemi, un test fatto in casa a costo zero è utile. Se l'obiettivo del test è limitato e chiaro, anche un non esperto riesce a fare già molto. Un esperto ti da dei dati, una metodologia scientifica, un report approfondito, delle soluzioni che magari non avevi pensato. Il lavoro di un esperto è spendibile all'interno dell'ente, è una leva per il cambiamento. Ma può non essere fondamentale.

... per ora mi fermo, vediamo così come va...