
silvana alizzi
Città Metropolitana di Messina, messina
Una sua breve presentazione: 
Sono una sostenitrice dell'Isola che non c'è: credo che la capacità di in_nova_re sia proprio nel vedere oltre ciò che già è.... soprattutto se scontato.
Fatico tuttavia a tener vive questa parte di me visionaria, che sviluppa e mette a dura prova al contempo la mia capacità di reggere la frustrazione.
Come tutti i "cercatori" incontrare compagni di viaggio con i quali condividere un tratto di strada o veri e propri itinerari mi conforta e non mi obbliga e offre nuove opportunità per confrontarsi e sperimentare.
Nel pianeta Formez, ho trovato affinità di intenti e vedute, proprio nel momento più critico della mia esperienza professionale.
Sono affetta da doppia personalità: nel mio lavoro passo facilmente dal ruolo di Operatore PA a quello di utente PA, verso il quale mi inchino riconoscendo in lui, il mio datore di lavoro ed il mio consumatore finale.
Posseggo un prezioso mattoncino di cittadinanza che nutre il mio Narciso e che convalido pienamente dentro la cabina elettorale.
Penso che il mondo cambia cominciando da me e mi preoccupo se l'intorno sembra statico, se è vero che il fuori somiglia al dentro.
Adoro il buon padre di famiglia e difendo la ratio della Burocrazia, vilipesa da burosauri che si sono arrogati il diritto di interpretarla, calpestandola.
Sono convinta che l'era digitale opererà la piu grande trasformazione della PA e sarà la meteora che convaliderà l'ipotesi sull'improvvisa estinzione dei burosauri.
Credo che la crisi che stiamo attraversando, oltre a mettere a rischio il mio "posto fisso", dia alla PA nuove opportunità di proporsi quale garante dei bisogni essenziali (non solo quelli materiali) e promotrice di nuovi modelli eco-socio sostenibili perchè fuori da un ottica capitalistica e neo liberistica.
Ancora oggi faccio esperienza di un "fare PA" narcisistico, più legato alla forma che alla sostanza,a volte mi chiedo se mai potrà accadere che il senso del bene e dell'interesse comune si affermino concretamente, profondamente. C'è bisogno di una riforma culturale nella PA prima ancora che strumentale e di cambiare il vecchio modello organizzativo che affonda le proprie radici nella struttura gerarchica militare, un modello che oggi è il comburente, là dove l'anzianità e la impossibilità di un ricambio generazionale nel pubblico impiego assumono il ruolo di carburante.
Ma ritorno al principio di realtà speculare al proprio sentire e mi chiedo quanto io stia diventando anziana e stanca e comprendo che questa stessa mia critica aumenta di per sè i fattori di rischio e allora mi rimbocco le maniche. Sarebbe troppo frustrante: indietro non si torna!
I suoi studi e di cosa si occupa: 
Laurea in Economia e commercio, Diploma di Counsellor ad indirizzo bioenergetico e di conduttrice di classi di esercizi bioenergetici, Master di II livello in Diverso Funzionamento Autistico.
Varia formazione nei campi: pari opportunità, relazioni di aiuto, violenza di genere, mobing, comunicazione efficace.
Varia formazione in lingue straniere: meglio quelle neo latine
Varia formazione in informatica
Esperienze professionali nel pubblico impiego : Organi Istuzionali, Lavori Pubblici, Patrimonio, Controllo di Gestione e Nucleo di Valutazione, Servizio Idrico Integrato, Turimo, Statistica e Pro Loco, Agricoltura e Commercio, Artigianato, Industria e Pesca. Ced e Mandati, controllo di gestione finanziario
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Innovatore
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